Uomini di un semplice Martedì

I sorrisi che ti accolgono in campo sono di quelli che ti riappacificano con la giornata. Fa freddo, c’è una nebbia accennata e le battute che corrono di bocca in bocca, si fanno spazio tra i fasciacolli e le felpe pesanti. Non hai più la giacca, la cravatta e magari non sei più in un ufficio caldo, ma sei contento lo stesso.
E si comincia a sudare; corsa, esercizi, ripetizioni. I consigli per migliorarsi, anche nei semplici movimenti, vanno di compagno in compagno, senza presunzione ma con complicità. Incoraggiamenti, urla di approvazione, sfottò anche, quando si sbaglia una presa semplice. L’autodisciplina che corre in campo, senza coach in giro – nella frazione di squadra che ieri sera è uscita all’aperto – si può toccare con mano. Porta a unirsi, porta a gestire meglio la sofferenza, porta ad imparare. Porta a fare della sana autocritica quando si sbaglia, senza timore di essere giudicati. La presa sbagliata di prima? Non deve ripetersi. Neanche in un semplice martedì di metà dicembre, senza attrezzatura. Se siamo disposti a lanciarci nel freddo, lungo la terra e senza protezioni, per prendere quella dannatissima palla oggi, ci verrà spontaneo farlo domani, sotto i riflettori, nella partita che conta. Ogni allenamento oggi è un occasione che non va sprecata per essere pronti domani, senza eccezioni.
Usciamo dal campo dopo una partitella improvvisata. Stanchi e sporchi. Segno che qualche movimento col cuore lo abbiamo fatto davvero. Ripenso a ciò che si è sentito e letto nei giornali in questi giorni su altre squadre. Ai “battesimi”. A ciò che – sarò scemo io – col Football e con lo sport non c’entra nulla. Ma la vita è fatta di uomini e uomini, e di scelte e scelte. Ed io scelgo i miei compagni dei Rams. Quelli che ieri ci hanno messo cuore e passione. Anche se era solo un Martedì.

Enricuzzu #56