Usque tandem Catilina?
Quo usque tandem, Catilina, abutere patientia nostra? Questa la prima cosa che mi viene in mente leggendo qua e là commenti sul campionato che non cè, ma è l’unico di cui si parla. Altri hanno mille problemi, squadre che non si presentano, squadre che chiudono, e per amore del football non aggiungo altro, ma il problema pare che sia solo la chiarezza e la trasparenza di tutto quanto facciamo noi. Alcuni giocatori dicono che desiderano cambiare squadra e questo equivale alla fuga generale da FIF. Per altri, squadre intere che chiudono o si uniscono perché in dieci anche per chi non ha minimo a roster è difficile giocare, e si considera questo frutto del buon senso e della buona campagna di proselitismo . Prima pensavo alla malafede, oggi sono convinto dell’ignoranza. Mi si accusa di qualsiasi cosa senza spiegare quale sarebbe il mio vantaggio. Si critica il sito dei Rams, poi ovunque, vengono riportati gli scritti dello stesso. Si accusa i giocatori dei Rams di essere poco informati, quando sono gli unici che possono leggere, non solo la filosofia della società, ma anche i conti della stessa,prima di associarsi. Si criticano i nostri accordi, poi molti vengono a chiederci se ne possono usufruire. Si dice che il nostro è un campionato della parrocchia, quando chi critica è riuscito a organizzare di far giocare tre delle partite più importanti della stagione wild card e play off, in soli otto giorni. Abbiate pietà. Noi vogliamo solo occuparci delle nostre cose, vogliamo poter valutare, non solo quante squadre riusciamo a scrivere sulla carta, tipo i famosi Riders a cui tutti facevano i complimenti, come nuova squadra ricostituita. Vogliamo far crescere squadre solide e durature nel tempo e soprattutto vogliamo far si che i nostri giocatori possano migliorare tecnicamente. Non ci basta metterli in campo , vogliamo che sappiano cosa fare in campo. Vogliamo che imparino a giocare per competere con gli americani, non che li guardino giocare da un posto privilegiato. Domenica cominceremo un nuovo ciclo della nostra piccola, piccolissima associazione, talmente piccola che riesce a fare programmi a tre o quattro anni, che si può porre obbiettivi sostenibili. Talmente piccola da essere convinta che tutte le cose grandi sono sempre nate piccole e solo l’attenzione alla loro crescita ha permesso di farle diventare grandi. Non rimproveriamo nessuno se non fa l’antidoping, ma riteniamo quantomeno stupido sentirci criticati se facciamo l’antidroga. Non rimproveriamo nessuno se si fan pagare patentini di allenatore fior di quattrini, ma ci fa ridere quando vengono criticati i nostri allenatori che crescono con l’aiuto di fior fiore di professionisti. Insomma si può convivere nel rispetto di tutti , giustamente come mi scrisse il Presidente dei Seamen Mutti facciamo sport diversi, ne siamo o
rgogliosi e lo rivendichiamo, per questo siamo stufi di sentirci trattare come i fratelli scemi. Non siamo neanche cugini, siamo orgogliosi di giocare per quello che per noi è e rimane il campionato nazionale under 21 della FIF a.s. e chi vincerà domenica sarà il nostro campione nazionale e come tale gioirà e metterà il nostro scudetto ovunque lo riterrà opportuno. Nessuno di noi, sia esso affilato o consigliere, è invidioso del successo di altri, nessuno di noi ha mai minacciato o si è dispiaciuto di non aver picchiato qualcuno. Siamo orgogliosi di insegnare ai nostri ragazzi che la violenza è sbagliata, anzi cerchiamo di insegnargli che l’aggressività va controllata ed il football è uno dei mezzi che usiamo, per farlo. Per questo domenica saremo in festa, andremo in campo per divertirci, orgogliosi di giocare la nostra prima finale della storia. Una finale vera come fu vera quella vinta dai Rhinos nel primo campionato AIFA giocato da sole cinque squadre. Non credo che nessuno mai, abbia detto o pensato che quel titolo non fosse legittimo o valesse poco. Per noi che non la potemmo giocare, quella finale, valeva moltissimo. Per questo siamo orgogliosi di scendere in campo questa volta a giocarci le nostre possibilità, ma soprattutto siamo felici di poterci divertire una partita in più, in un ambiente sano.