Grazie! Congratulazioni.
Non ho mai avuto la fortuna di diventare padre, ma credo che l’emozione che ieri abbiamo provato, sia un po’ come chi dopo aver assistito e condiviso la gestazione, finalmente sente il primo vagito. In quel momento è convinto di vivere una sensazione, che è capitata solamente a lui. Poi si rende conto che non è così, ma è comunque una bella sensazione. In questo caso c’è una cosa che la rende più piacevole, il poterla condividere con chi ha contribuito e con tutti quelli che hanno partecipato al raggiungimento di questo obbiettivo. L’obbiettivo non era la vittoria, l’obbiettivo era il modo con cui abbiamo giocato ieri. Disciplinati, ordinati, grintosi ma corretti, sorretti e guidati da un grande allenatore, che ci ha saputo con grande umiltà e grande competenza, prendere per mano ed accompagnarci sulla strada giusta. Tutti noi abbiamo cercato di aiutarlo, ma l’artefice del nostro cambiamento tecnico tattico è stato sicuramente lui oltre la nostra capacità di saperci divertire giocando.
Proprio come subito dopo un parto vorresti correre ad urlare a tutti quel che è successo, ma subito ti rendi conto che da quel momento in poi devi fare mille cose alle quali pensavi di essere preparato, ma che di fatto non sei. Per cui archiviata la partita di ieri, ognuno di noi sa cosa abbiamo provato, cosa ha rappresentato, quale soddisfazione ci ha procurato, ma dimostriamo di aver acquisito la mentalità che Randy sta cercando di trasmetterci e torniamo subito a pensare che domenica ci aspetta un impegno difficile: riuscire ad uscire a testa alta anche dall’incontro con i Blacks, anzi scusate ma almeno per una volta fatemelo scrivere: dallo Young Bowl. Un sincero grazie dobbiamo anche rivolgerlo ai Bengals che hanno giocato una buona partita, corretta e grintosa come è nelle loro caratteristiche, senza mai desistere e cercando di ripetere quanto già, in altre occasioni gli era riuscito agli ultimi secondi. Onore a loro e complimenti ai loro giocatori , molti di essi giovanissimi, che siamo sicuri sapranno dar vita ad avvincenti sfide nei prossimi anni. Il vostro impegno e la vostra abilità ci hanno costantemente stimolato a migliorarci.
Metabolizziamo in fretta quanto successo ieri, siamo sicuri che rimarrà nel ricordo di molti, ma da domani sera tutti al lavoro per cercare di riuscire a vivere ed immagazzinare altre sensazioni come quelle di ieri, con una consapevolezza in più: “ La gente come noi non molla mai” non è solo uno slogan, ma un modo di vivere.