Ti siamo vicini.

Stamattina avrei voluto parlare del buon allenamento di ieri sera, per i pochi fortunati che sono riusciti ad incontrarsi al Saini. Avrei voluto parlarvi della grande gioia che ha fatto a tutti vedere tante persone che sono venute a quello che potrebbe essere l’ultimo allenamento della stagione della giovanile, malgrado lo sciopero dei mezzi e la fitta nebbia appunto che ci impediva di renderci conto di quanti eravamo, fino a quando siamo entrati in spogliatoio. Avrei voluto,  ma l’immagine di un nostro compagno che piange la scomparsa di suo padre non riesce a farmi concentrare su queste cose. Mi piace invece  ringraziare il papà che è scomparso ieri sera e dirgli quanto deve essere orgoglioso per il figlio che ha allevato, educato fatto diventare uomo. Vorrei spiegare al figlio, al nostro compagno di squadra,  che da ieri la parola papà è scomparsa dal suo linguaggio vocale per entrare in quello spirituale. Vorrei fargli sapere che da ieri suo padre gli è e gli sarà molto più a fianco di quanto gli è potuto stare per tutta la vita fin qui trascorsa insieme. Finalmente, come tutti i papa non ci sarà solo quando conta, ma sempre. Si perché tutti sanno che la mamma c’è sempre, papà è condannato ad esserci solo quando conta. Quante volte abbiamo sentito:” Lo dico a tuo padre….,ne  parlo con tuo padre…, se lo sapesse tuo padre….” come se papa fosse un genitore che c’è solo nelle occasioni importanti, mentre la mamma svolge l’ordinaria, sebbene importantissima, amministrazione. Bene, da oggi papà sarà sempre al tuo fianco,  anche se ancora una volta tu chiederai il suo parere solo quando pensi che la decisione, la situazione, la soluzione sia una cosa da uomini saggi. Be lui ci sarà sempre, sarà sempre al tuo fianco, fa in modo che sia ancora più orgoglioso di quel figlio che ha saputo lasciare la sua terra ed andare fino a Milano, portando con se tutta la sensibilità e l’arguzia che lui gli ha trasmesso.  Piangi, perché ogni cambiamento drastico ci provoca sconforto, ma finite le lacrime rimboccati le maniche gira la testa guarda in alto e fai l’occhiolino, così potrai accorgerti che papà e li e ti dice  “Nun fari minchiate ah? ”  e dal quel momento ti accorgerai come sarà dura averlo sempre a fianco.

Comunque se non ti riuscisse subito di superare questo cambio di stato di Papà sai che potrai sempre chiamare uno qualsiasi di noi e regalarci le tue impressioni, sfogare il tuo dispiacere e dire due “minchiate” noi ti siamo e ti saremo vicini come sempre.