I problemi li conosciamo cerchiamo le soluzioni.

Partita senza storia ieri a Brescia. Al primo drive padroni di casa già in vantaggio e da li in poi Rams in campo solo per pochi giochi. La squadra che conta ben 20 ragazzi under 18 su 32 giocatori ha molto da lavorare ma analisi e soluzioni saranno approfondite martedì, fino ad allora ognuno avrà il tempo per riflettere sui propri errori e provare a cercare rimedi ad una situazione che fatica a risolversi. L’enciclopedia delle scuse ha ancora molti capitoli da riempire, ma non vorrei che fossimo noi a scriverli. Domenica giocheremo in casa contro gli Skorpions e sarà partita decisiva per decidere chi affronterà i Blacks a Torino alla sera o chi andrà a Brescia la domenica pomeriggio. Paradossalmente il campionato è ancora aperto perché per la formula dei play-off tutto viene giocato il week-end del 22 e 23 novembre nelle semifinali. Io credo che non sarà facile per nessuno ribaltare i risultati della regular season, ma sicuramente abbiamo il dovere di provarci. Per chi non avvezzo a questo tipo di meccanismi, ricordo che solo ieri la Francia si è giocato in una grande finale, il mondiale di rugby, pur avendo perso e non convinto nella fase di qualificazione. Il bello della formula dei play-off sta proprio in questo.

Ieri a dimostrazione della forte attenzione che la Federazione Italiana Football a.s. ed i Rams pongono non solo al gioco ma anche alle problematiche legate al sociale, ed allo stretto legame che si è instaurato tra alcuni giocatori della NFL e i nostri giocatori, alcuni di essi ieri sono scesi in campo con scarpe e guanti rosa, gli stessi che erano stati pubblicizzati da grandi quotidiani e riviste sportive. Grande soddisfazione tra i giocatori per aver avuto la possibilità di calzare scarpe fatte su misura e guanti aderenti come solo quelli che  un chirurgo può indossare. Emozionati al solo pensiero di chi, dall’altra parte dell’oceano ha fatto il loro stesso gesto con il loro stesso materiale, ma anche orgogliosi di condividere la loro stessa battaglia, il loro stesso impegno nel ricordare che il cancro si può sconfiggere con una adeguata prevenzione e continuando ad aiutare la ricerca. Ieri i Rams , in futuro le altre squadre avranno il compito di ricordare a tutti, grazie a questa iniziativa, che tutti i malati dovranno fare loro il nostro motto: “ La gente come noi non molla mai” . Battere il cancro si può e si deve, ma il primo passo lo devono fare i cittadini aiutando la ricerca, monitorando la propria condizione e combattendo questa subdola malattia.

Infine vogliamo unirci a tutto il mondo sportivo nel ricordare un ragazzo che ieri ci ha prematuramente lasciato. Troppo veloce per noi, perfino nel volerci lasciare. Sono convinto che lui abbia realizzato il sogno di ogni guerriero, morire facendo ciò che più gli piaceva. Noi non eravamo e non siamo pronti alla sua velocità ed è per questo che ne piangiamo la sua scomparsa. Il Sic non vivrà di ricordi, ma vivrà nei ricordi di chi lo ha conosciuto, di chi lo ha apprezzato, di chi ha visto in lui un ragazzo che, con la gioia e la spensieratezza di un bambino, si era impegnato come solo un serio professionista sa fare per ottenere quei risultati che il suo talento ed il suo impegno si meritavano.