Da martedì il nuovo giubbotto.

Ci sono capi che piacciono perché sono di “moda”, capi imposti dal mercato con nomi inglesi che essendo molto costosi fanno si che diventino ambiti quali status symbol. Ci sono poi capi cercati perché determinano il segno di appartenenza a qualcosa, che identifica qualcuno come appartenente ad un gruppo, di cui si fa o si aspira a farne parte. Questo è sicuramente il nostro caso.  Il football americano, specie quello dei college e da tanto che è di moda e molte sono le case produttrici o gli stilisti che si sono ispirati al modo di vestire delle squadre sportive dei college americani. Il nome Rams è sicuramente uno dei più utilizzati proprio grazie a quello che negli anni 8’0 questa squadra ha diffuso e rappresentato come novità e valori. Quando però parliamo di Rams Milano AFT a.s. , del nostro marchio esclusivo e depositato,   dei nostri capi di abbigliamento, non parliamo di grandi invenzioni di stile, ne di innovazioni del mercato, parliamo semplicemente di orgoglio di appartenenza. Si molti vorrebbero identificarsi con i valori che portiamo avanti e l’indossare i nostri segni distintivi li fa illudere di farne parte per il solo fatto che li si indossa. Ovviamente non possiamo che essere felici di tutto ciò, ma la nostra appartenenza deve essere riconoscibile per il nostro comportamento, prima che per il nostro abbigliamento. Quando l’albergo tedesco che ci aveva ospitato, in occasione del torneo di Phorzenaim, alla mia richiesta di saldare la fattura mi ha risposto: ” Non si preoccupi ve la mandiamo a Milano” senza neanche avermi chiesto un anticipo o almeno la carta di credito in garanzia, mi sono sentito orgoglioso di essere il presidente di questa squadra, che ha imparato anche grazie a questo sport che nella vita ci sono delle regole, ma soprattutto che queste vanno rispettate. Il cambiamento in meglio di tanti giocatori anche sul rendimento scolastico o lavorativo, l’approccio alle tante piccole cose che il convivere in squadra ci obbliga  a rispettare insegna a chi in squadra rimane, che ci si può divertire anche senza ubriacarsi, senza drogarsi e senza essere prepotenti. In campo impariamo la tecnica e indirizziamo la nostra aggressività per cercare di conquistare terreno o per difenderlo, ma nel controllo delle nostre azioni e nel rispetto delle regole. Senza accorgerci giorno dopo giorno capiamo l’importanza della puntualità, della disciplina, dell’ordine, impariamo il piacere della condivisione, del rispetto della lealtà. Grazie a questo sport ed a quello che rappresenta abbiamo imparato che non conta perdere o vincere, ma conta come si perde e come si vince, ed avendo imparato a perdere abbiamo imparato anche a vincere, pretendendo il rispetto quando siamo sconfitti ma dandolo agli sconfitti quando siamo noi ad essere vincitori.  Tutto questo preambolo per annunciarvi che da martedì raccoglieremo gli ordini per il nostro giubbotto. Niente a che vedere con capi di moda costosi o innovativi. No, semplicemente il nostro simbolo ed il nostro motto sui nostri colori. Semplicemente un segno identificativo di chi a questa squadra vuole appartenere, di chi vuole condividere i nostri valori. Io mi auguro che chiunque porti questo giubbotto lo onori con il suo modo di essere, ma come sempre che fa uno di noi è il comportamento, non certo un giubbotto. Siamo comunque orgogliosi di portarlo e facciamo si che la gente possa distinguere chi lo ha comprato per illudersi di far parte dei Rams, da chi lo porta perché quel giubbotto se lo è cucito addosso giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. La scritta “When the Going Gets Tough, the Tough Get Going” e posta sulla schiena, quella nel cuore è sempre la stessa: “ La gente come noi non molla mai”.