Come leggere la partita e tutti negativi al test antidroga
Ci sono due modi di leggere la partita di domenica, si può essere soddisfatti per i miglioramenti indiscutibilmente visti sul campo, malgrado i tanti rookies e gli schemi nuovi o si può partire da quello che questa partita ci ha insegnato. Nel primo caso si può venire stasera all’allenamento con l’idea che in fondo, avendo fatto una buona partita, anche se abbiamo perso, non dimentichiamolo mai, possiamo allenarci in maniera più blanda. In questo caso le soddisfazioni sono finite domenica scorsa. Nel secondo caso, si può, o meglio si deve, verosimilmente vedere come domenica siano funzionate tutte le cose sulle quali avevamo lavorato tanto, e sulle quali ancora tanto abbiamo da lavorare per riempire il gap che ci separa dalle migliori e venire allora sul campo con la grinta, la determinazione, la voglia per lavorare ancora più duramente, proprio perché il messaggio che domenica dobbiamo aver imparato, è che , al nostro livello, conto molto di più il giocare insieme e la tecnica, rispetto alla massa muscolare a disposizione. Resistenza, fondamentali, spirito di squadra migliorando questi ingredienti, miglioreremo le nostre prestazioni. Ora abbiamo la convinzione che qualsiasi traguardo è alla nostra portata, ora sappiamo che dipende solo da quanto lo vogliamo, da quanto siamo disposti a mettere sul piatto della fatica per bilanciare quanto c’è sul piatto della soddisfazione. Più fatica, volontà, empatia metteremo sul piatto e più il piatto delle soddisfazioni salirà verso l’alto. Le chiacchiere stanno a zero, quelle sulla bilancia non pesano, cosi come non pesano le scuse e i dolori. Ognuno metta sul piatto quello che può e vuole, purché abbia un peso. Avete male superatelo, le sconfitte ne fanno di più, non riuscite a correre, camminate, fate quello che potete ma portate il vostro peso sul piatto. A stasera.
Per dovere di cronaca confermo che domenica prima della partita si sono sottoposti al test antidroga effettuato sulle urine i nostri quattro capitani oltre a quattro giocatori i cui numeri erano compresi tra il 20 ed il 40. Tra queste otto provette anonime sono state scelte dal medico presente al campo alla presenza degli arbitri, quattro provette a caso e su queste è stato effettuato il test per verificare che nessuna sostanza tra anfetamine, cocaina, marijuana (cannabis), metanfetamina, oppiacei e fenciclidina fosse stata assunta dai giorni immediatamente precedenti all’esame fino all’esame. L’esito ha dato esito negativo. Sempre per dovere di cronaca il medesimo esame è stato effettuato anche su otto atleti dei Blacks con il medesimo risultato. Lo sport deve formare i giovani per questo riteniamo un dovere morale delle società sportive monitorare i propri atleti, non si può far finta di niente, rimandare il problema, o sottovalutarlo. Chi viene in un ambiente che crede sano ha il diritto di pretendere che sano lo sia realmente. Denunciare comportamenti scorretti vuol dire aiutare chi ne è artefice. Chi si droga ha dei problemi aiutiamolo segnalandolo, non lasciamolo solo. Chi si droga non è il più furbo o quello alla moda è il più debole alla mercè di spacciatori senza scrupoli.