Il pensiero di Mira

Ogni volta che facciamo un azione o un esercizio e il coach ci riprende x gli errori fatti ci chiediamo “Cosa vuole da noi?”. A questa domanda la risposta è semplicemente:  ci vuole aiutare a perfezionarci e ad essere competitivi. Ma ci siamo mai chiesti cosa NOI vogliamo dalla squadra e dai coach?  Alcuni risponderanno solamente giocare a football, ma per  alcuni può non essere l’unica risposta. Il football ci forma il fisico, il carattere, la concentrazione e la determinazione. Queste qualità non sono utili solo all’interno del gioco, ma anche durante il resto della giornata. Due grandi esempi sono Paolo  “mattone” Ferrario, entrato in squadra all’età di 13 anni e basta vedere cosa è diventato, e Luca Rossoni che si è laureato con 110 e lode e ora è partito per lavorare in Inghilterra  (approfitto per salutarlo ancora, augurarli buona fortuna e ringraziarlo per ciò che ha fatto per la squadra, sia come giocatore che come coach). A tutti piacerebbe raggiungere certi livelli e insieme ai Rams questo può succedere. Solo da poco io ho scoperto che non siamo solo una squadra, ma quasi una famiglia: con dei genitori che ci seguono e aiutano e dei fratelli che ci sostengono e non ci lasciano soli. Se questa cosa la capisse ognuno di noi e tutti i nuovi arrivati scommetto che verrebbero molto più volentieri che solamente per giocare a football: Verrebbero con la convinzione che tutto ciò che facciamo in allenamento serve per riuscire a essere competitivi in campo e anche nel modo che ci circonda. Detto questo vorrei ringraziare, anche se ci distruggono con esercizi faticosi e continuano a riprenderci ogni volta che sbagliamo, i nostri coach che ci permettono di giocare a football.

Fran Mira