Primi vagiti della nuova squadra under.

Ieri sera buon allenamento. Circa una trentina i presenti, per la maggior parte tutti under 21 e 18. L’attacco pur tra mille difficoltà, date dal dover assimilare i nuovi schemi e dal cambio di ruolo di alcuni giocatori, comincia ad assumere una sua identità. La difesa sta cominciando a capire che solo dall’unione di tutti gli sforzi potrà difendere il proprio territorio. I nuovi innesti si stanno ambientando, la squadra nel suo insieme sta assumendo una sua fisionomia. Finalmente quasi tutti sono riusciti ad essere puntuali e anche questo da l’idea che comincia ad instaurarsi il rispetto verso i compagni ed i coach, che lo sono da sempre. Due nuovi   ragazzi over 21 , si aggiungono ai tre di martedì,  sono venuti  a conoscerci esprimendo la volontà di ripresentarsi a breve per cominciare a mettersi in forma per la prossima stagione senior, mentre due amici mi hanno telefonato per avere informazioni sul corso arbitri, manifestando la loro volontà a parteciparvi.  La possibilità di condividere la passione tra fidanzati  giocando nella stessa squadra, cosi come la possibilità per il sesso femminile di dimostrare la propria capacità nel mantenere l’incontro nei giusti binari tutelando l’incolumità dei giocatori , sono tra le possibilità che la squadra degli arbitri della FIF offre. Speriamo che sempre più appassionati capiscano l’importanza del ruolo non solo a Milano, ma anche nelle altre città, cosi da essere pronti quando le nostre squadre cominceranno ad aumentare numericamente.

Il rispetto della durata dei calendari, la capacità di poter giocare più partite in contemporanea grazie ad una adeguata copertura arbitrale,  è una delle cose che rendono i campionati credibili e la capacità organizzativa della FIF sta proprio nel prepararsi prima del succedere degli eventi, alla loro gestione. Il football si gioca ogni settimana proprio perché si deve premiare l’organizzazione di una squadra, la capacità di avere roster adeguati e livelli tecnici omogenei. I roster devono mediamente avere trenta giocatori, proprio perché non solo è il numero minimo per organizzare allenamenti credibili e competizione per il ruolo, ma anche per poter sopperire ad infortuni o momentanee indisponibilità, che il gioco prevede. E’ grazie a questo sistema, roster adeguati ed adeguata copertura arbitrale, che l’incidenza di infortuni nei nostri campionati e di gran lunga inferiore a quella del calcio.