Quattro giorni fra grandi campioni

Dopo un felice ritrovarsi di amici presso il campo sportivo di via mecenate, uno scambiarsi di abbracci, di strette di mano, gesti d’affetto per i compagni di squadra che sono mesi che non si vedono, inizia l’allenamento. In un lunedì da 33 gradi di sole, su un bellissimo ma rovente campo in sintetico, molti di noi fanno la conoscenza con Mike Lodish, e subito anche solo presentandosi si capisce quanto sia capace di metterti a tuo agio. Con lui facciamo prima riscaldamento, stretching, esercizi preparatori, esattamente come prima delle partite nei professionisti, poiché di fatto siamo guidati da un professionista. Successivamente eseguiamo drill singoli e combinati, in cui le nostre orecchie si tendono al massimo, e i nostri occhi seguono le enormi braccia del campione che spiega e fornisce consigli preziosi come l’oro colato. Anche solo vederlo in posizione è un’emozione. Dopo questa fase è il turno di Alfredo Martinelli, nostro responsabile della preparazione atletica, che, a suo modo, ci da il benvenuto. Corsa, scatti, piegamenti. Corsa, scatti, piegamenti. Salto con accosciata, allungo, oklaoma, corsa all’indietro. Corsa, scatti, piegamenti. Addominali semplici, crunch, alzate, centinaia di volte. Il caldo soffoca, il sole riverbera, i muscoli bruciano, ma in linea uno di fianco all’altro cerchiamo di resistere all’aria bollente e alla stanchezza. Dopo un’ora di questo estenuante allenamento, più morti che vivi, possiamo pranzare a base di panini e frutta per poi goderci dopo mesi di astinenza un bello scrimmage.

Questa la routine dei quattro giorni che finora abbiamo vissuto; quello che non ho raccontato però sono stati i momenti indimenticabilmente belli ed istruttivi che ogni due secondi vivevamo. L’esperienza di Mike ci ha permesso di mettere da parte trucchi, aggiustamenti, ma anche fondamentali che sarà un piacere usare in campo nella prossima stagione. In più, la confidenza che cresceva fra noi e il defensive lineman americano, ci permetteva di divertirci un sacco e fare tantissime risate nelle pause opportune, sempre nel rispetto del suo ruolo. Guardare l’NFL in televisione non è nulla, è zero rispetto ad avere un campione davanti che te la racconta dal dentro. Con Alfredo Martinelli invece siamo riusciti a riportare il nostro fisico al limite dopo le ferie estive. Dopo il relax, il lavoro. Dopo il mare, l’impegno e il sudore. Dopo il riposo, la lotta e la conquista. Questo ci ha insegnato Alfredo, parlandoci come oramai nessuno parla più a dei ragazzi, né genitori, né scuola, né libri o educatori. Ci ha insegnato a conoscere i nostri limiti poiché purtroppo stiamo in una società che ti dice che se arrivi al limite devi lasciar stare e rilassarti in una spa. Dopo il senso di nausea e svenimento del primo giorno, oramai riusciamo a sopportare allenamenti intensi che sono sicuro neanche la metà dei giocatori di football delle altre squadre sosterrebbe. Alla fine del quarto giorno posso dire che  ogni ora passata su questo terreno coi miei fratelli al fianco vale più di mille ore di vacanza, lavoro, studio. Le occasioni per diventare uomini veri, oggigiorno, non sono più tante come una volta, questa è una. Sicuro che domani sarà un giorno ancora più bello per giocare a football, aspettiamo con impazienza tutti gli appassionati al camp di Gaggiano del 3-4 settembre, vicino a Milano, alle 9 del mattino.