Grazie a tutti voi

Ho dormito ancora poco stanotte, sia per il fuso orario, sia perche’ qualcuno che vuole farmi sapere che mi e’ vicino mi messaggia alle 4 di notte, ma sopratutto perche’ ancora affascinato dagli incontri di ieri. Ieri in mezzo a seimila coach ho incontrato una persona speciale o meglio due persone speciali: Red Cashion e sua moglie. Quando si sono avvicinati gli sono corso incontro senza conoscerlo, sapevo che era lui per il carisma che emanava. Questo nome a noi diceva poco, ma in America e’ molto conosciuto: ventuno anni ad arbitrare in college, venticinque ad arbitrare in NFL tra cui due volte presente al Superbowl ed ora supervisore degli arbitri sarebbero gia’ un curriculum sufficente, ma e’ lo spessore umano di questa persona, il suo fascino, la sua fermezza ma la sua dolcezza ed educazione che non passano indifferenti agli occhi di nessuno. Al suo fianco sua moglie grande tifosa dei Cowboy, una donna dalla sguardo vivo ed intelligente che sa di essere a fianco ad un personaggio che riempie la scena, ma che sa trovare i suoi spazi, dimostrando ,come ho detto a loro, che dietro ad ogni grande uomo c’e’ sempre una grande donna. Abbiamo parlato quattro ore in cui gli abbiamo detto la situazione del football in Italia, spiegandogli che la nostra federazione e’ poca cosa come consistenza numerica, ma che e’ ricca di passione e di voglia di fare le cose giuste.Gli ho detto che la nostra All Star ha giocato con le maglie dei Rams perche’ non avevamo soldi e lui ci ha promesso di interessarsi per rimediare a questi nostri problemi, come cerchera’ di aiutarci per le attrezzature. Poi gli hoi spiegato la situazione degli arbitri dicendogli onestamente che partivamo da quattro cinque con un po’ di esperienza ma tanta voglia di migliorarsi e che avremmo dovuto reclutarne altri e lui ci ha detto che il suo compito attuale e’ proprio quello di supervisionare le crew per aiutarle a migliorare. Ci ha raccontato quanto tempo ha speso con gli arbitri per spiegargli cosa era il loro compito, ci ha raccontato moltio annedoti che gli ho chiesto di scrivere per la federazione, per far sapere a tutti che personaggio sia e che cosa voglia dire fare l’arbitro.
Ci ha promesso altre cose che spiegheremo a voce al nostro ritorno, ma sopratutto si e’ reso disponibile ad incontrare, almeno telefonicamente i nostri arbitri e di fargli sapere che lui provera’ ad aiutarci. Quando alla fine del nostro lungo colloquio mi ha abbracciato non vi nascondo che i miei occhi erano bagnati, ma allontanadomi ho notato che anche su suoi c’era un po’ di umidita’. Un gigante ed un bambino si erano incontrati ed il bambini aveva imparato tante nuove cose per questo vi devo ringraziare tutti, perche’ siete stati la molla che mi ha portato a Dallas. In particolare pero’, devo ringraziare Randy. E’ arrivato in punta di piedi e mi ha insegnato tanto, senza mai urlare ci ha fatto capire che chi sa non ha bisogno di di apparire, non si e’ mai lamentato, mai una protesta verso un arbitro, mai una pretesa, per questo persone come Red quando li chiama sono disponibili, parlano la stessa lingua. Grazie Randy. A proposito di persone disponibili , la giornata di ieri sebbene scossa da queste grandi emozioni non era finita, avevamo appuntamento propio con un ex compagno di squadra di Randy: Doug Kline, un middle linebaker delle dimensioni di un bisonte. Titoli vinti e curriculum li trovate sulle varie enciclopedie del football, vi dico solo che di quella squadra in cui militavano Doug Kline e Randy Beverly Jr almeno dieci sono passati professionisti e molti oggi sono grandi allenatori. Abbiamo consumato una cena cordiale approfittanto della ospitalita’ Texana. Abbiamo ascoltato tanti annedoti e abbiamo constatato come il football americano ci abbia forgiato e permesso di crescere, facendoci divertire, facendoci conoscere persone splendide e aiutandoci a migliorare. Per questo, anche Doug oggi, allena una squadra di hight school, proprio per permettere ad altri di vivere il nostro sogno. Tornati in albergo ci aspettava la Partita. Nel monday night football la finale dei college. Il primo tempo fantastico sono riuscito a vederlo, il secondo lo ho letto sui giornali stamani dopo 57 anni Auburn e’ tornata alla vittoria se potete guardatela. Ora finalmente alle 6.30 di mattina questi dormiglioni mi aprono il buffet e posso andare a fare colazione. Credo che difficilmente oggi potra’ darmi le stese emozioni di ieri, ma credo che ieri mi possa bastare per un po’ di tempo. Grazie a tutti e ormai a presto. Mi raccomando stasera ricordatevi della fortuna che avete nel poter giocare a questo meraviglioso sport e impegnatevi come non mai, questo sport lo merita.