Perché siamo ottimisti sulla FIF.

Qualcuno oggi vorrebbe vedere la FIF come una federazione in crisi, io sono convinto che la federazione non solo è quella che ha tracciato la linea poi sposata anche da altri, ma ha anche posato fondamenta solide per il futuro. Cominciamo da una delle più grandi divisioni tra le due rappresentanti delle squadre: la FIF sosteneva campionati a divisioni e diviso tra nord e sud, la FIDAF voleva il campionato nazionale tutti contro tutti. Come è finita, la FIF dopo una parentesi nell’ultimo campionato, da noi non condivisa, ha perso le due squadre che più di tutte le altre avevano voluto quel campionato.La Fidaf è ora ridotta a campionati cittadini, non avendo la forza economica per dividere in gironi diversi le tre squadre milanesi o romane. Un bel cambiamento di rotta. I prezzi? Grazie alla nostra politica, la Fidaf è costretta a cercare di tenere i prezzi bassi, per lo meno dove la concorrenza esiste. Certo la sua non è una scelta ideologica , ma un tentativo di resistere ad una federazione che amministrando bene i pochi soldi, con molti sacrifici dei propri dirigenti nazionali che non godono di alcun rimborso, riesce a far si che le squadre paghino poco per ottenere molto Ovviamente le squadre FIF hanno impegni che quelle FIDAF non hanno o non avevano, ma anche qui stanno cominciando a copiare le nostre scelte. L’obbligo a fornire arbitri, per esempio, sebbene per i campionati minori, ci sembra una mossa copiata della quale siamo felici. Forse smetteranno di chiamare i nostri arbitri offrendogli più soldi. Ci sono ancora molte cose sconosciute ai più, tipo l’obbligo di versare una parte cospicua delle quote pagate dagli sponsor alla FIDAF se una squadra passa in televisione, norma poco applicata per ora, ma pretesa e firmata dai dirigenti delle squadre, anche se spesso senza rendersene conto. Questo è un altro dei punti che spero la FIDAF voglia copiare velocemente: la formazione dei dirigenti. Già l’anno scorso grazie all’ottimo lavoro svolto dal Dott. Enzo Uliano e all’avv. Petit si sono tenuti i primi due corsi, su come reperire sponsor, come procedere per formare una associazione dilettantistica sportiva, come salvaguardare il proprio marchio , come amministrare la propria società seguendo le normative e cercando di spendere il meno possibile e come comportarsi correttamente fiscalmente. Un ex presidente di una ricca società, recentemente ,scrisse delle enorme inesattezze, sostenendo che le case e le auto date ai giocatori americani che prestavano la loro opera nella sua squadra, non dovevano essere assoggettate a tassazione. Auguriamoci che la cosa fosse una stupida buttade perché sarebbe stata una evasione fiscale abbastanza grave. Ecco onde evitare cose di questo genere ci auguriamo che Fidaf copi anche questo. Un altro punto sul quale la Fidaf ha capito che avevamo ragione è l’età dei partecipanti ai campionati giovanili. Vi ricordate quando parti la campagna sull’under 23? Sostenevano che era l’età perfetta, come tutti si sospettava era semplicemente una situazione creata per contrapporre un campionato “Giovanile” al nostro. Siamo felici che si siano ricreduti. Cosa dire dei Super Bowl giocati con ostinazione sulle coste romagnole pensando di attrarre nugoli di bagnanti? Visto il successo dello Young Bowl si sono convinti che si poteva giocare anche in città come Milano senza offendere nessuno e ottenendo dei buoni risultati. Si molte posizioni sono ormai simili alle nostre, se riusciranno a fare una battaglia antidoping seria, se controlleranno i bilanci non solo federali, ma anche delle società a loro affiliate, se elimineranno le leghe nate solo per dare contentini di carica a chi è stato eletto con un voto o perfino per sorteggio, be se faranno questi ultimi passi finalmente il football potrà tornare ad essere unito. Sono convinto che non manchi molto a questa unione, capisco che dia fastidio, chi come me queste cose ricorda. Sarebbe piaciuto dire che erano state le loro intuizioni a portarli dove sono ora. Mi spiace non è vero, si sono resi conto di aver sbagliato e hanno seguito quello che noi facevamo. Il cambiare rotta, è stato sicuramente un merito, ma non dite che la FIF era, o è, inutile. La FIF è stata la federazione che ha indicato la via e che continuerà ad indicarla fino a quando le strade non si saranno sul serio unite.
Grazie quindi a tutti i dirigenti FIF che cosi bene hanno operato e grazie a chi riconoscendo i propri errori, ha preferito defilarsi. Sarebbe meglio che si ricordino dei debiti nei confronti della federazione che hanno lasciato, perché i debiti sono un fatto di onore, tante che pagare un debito si dice onorarlo. Diciamo anche che grazie a chi non ha ONORATO i debiti, ma che in alcuni casi paga gli americani, ha costretto le altre povere squadre FIF a dover coprire e ONORARE gli impegni da loro presi .