Squadra di Football e Club Vacanze
Uno dei problemi difficili da gestire da parte delle società di football è la presenza agli allenamenti. Normalmente dopo un entusiasmo iniziale da parte dei neofiti , cominciano, portati dalla società “civile” in cui viviamo, a presentare un elenco degli impegni inderogabili. Per cui il compleanno dell’amico, la zia che viene a cena, l’interrogazione imminente diventano tutti buoni pretesti per saltare gli allenamenti. In questo purtroppo il mondo in cui viviamo e i giornalisti sono i peggiori maestri e non sarà mai troppo tardi quando gli italiani smetteranno di tollerare che ci mostrino esempi di professionisti, o presunti tali, che saltano gli allenamenti, che passano le loro notti in discoteca e cosi via, fino ad arrivare a scrivere in passato, che a gente come Maradona si poteva perdonare tutto. No la legge deve essere uguale per tutti. I contratti vanno rispettati. Se sei pagato per allenarti e giocare questo è quello che devi fare a prescindere se poi giocando la partita grazie al tuo apporto si vince o si perde.
Siamo purtroppo quelli che hanno inventato i premi partita, come dire che tu sei pagato per non impegnarti e riconoscendo uno sforzo oltre il richiesto il tuo impegno se lo farai e ciò porterà alla vittoria, sarai gratificato con un premio. Attenzione, chi accetta questa logica sono spesso imprenditori che si guardano bene, ovviamente, di applicare la stessa logica sui loro dipendenti. La cosa assurda però è che i loro dipendenti ritengano ovvia questa cosa.
Ora nel football questa logica non può e non deve essere accettata. Tanti presidenti, allenatori, sacrificano feste, tempo che sottraggono agli affetti più cari, vacanze, per permettere a ragazzi di misurarsi in quello che deve essere uno sport diverso da quello presentato prima. Sarebbe un non senso battersi per regole diverse e poi accettare di omologarsi alle stesse logiche. No, il football americano, per di più, è uno sport di contatto e senza un adeguato allenamento è uno sport pericoloso. E’ nostro dovere salvaguardare prima di tutto la salute dei ragazzi e, per rispetto alla nostra e loro formazione, essere coerenti con le idee che professiamo. I Rams in particolare da sempre sono fatti da giocatori, allenatori e staff che hanno sempre onorato gli impegni presi. Siamo da sempre la squadra che ha avuto il minor numero di infortunati, e siamo la squadra che ha sempre dato organizzazione ed impegno ma che ha sempre preteso almeno lo stesso impegno messo dallo staff. Le scuse le lasciamo fuori dal campo. Insegniamo che gli impegni presi si devono rispettare e questo è quello che noi per primi facciamo. Nessuno è obbligato a giocare a football, nessuno è obbligato a prendersi un impegno, ma se lo fa, lo deve rispettare. Questo lo diciamo prima dell’iscrizione, proprio perché solo sapendo quanti siamo e chi siamo, riusciremo a programmare gli impegni e gli allenamenti. Non mi interessa che, nel nostro caso, siano comunque presenti mediamente sul campo oltre trenta atleti, io voglio sul campo tutti quelli che hanno preso un impegno, altrimenti che ci riportino l’attrezzatura e cerchino una mansione più consona al tempo che vogliono dedicare alla squadra. Oppure provata l’emozione di infilarsi il casco e il paraspalle, fatte le fotografie da mostrare agli amici ci salutino e cerchino squadre meno esigenti, che magari si accontentino di farli pagare, noi purtroppo siamo i Rams non chiediamo soldi, non ci interessano le doti fisiche, ma quella morali. Chiediamo ciò che diamo: impegno,serietà e professionalità. Quindi quando chiamate per avere informazioni non ci dite volevo cominciare a giocare e voi siete i più vicini. Da noi non si viene perché siamo i più comodi si viene perché siamo i Rams nel bene e nel male. Potremmo non vincere, ma metteremo sempre l’impegno massimo per farlo e quell’impegno comincia ogni martedì e giovedì nel fare di tutto non solo per essere presenti, ma anche per essere puntuali, con una divisa pulita e con una bottiglia d’acqua per non dovervi allontanare dal campo quando vi sarà consentito di bere. Questo l’impegno che chiediamo, ma è anche l’impegno che diamo.
Pensateci, assenze ingiustificate non saranno più tollerate.