1 result for day: 07/04/2010

Cosa c’è dietro la fatica?

I Rams nati nel 2007 sono partiti da una formazione di 6 ragazzi che si ritrovavano a correre chiedendosi cosa facevano dopo che la squadra risorgeva da più di dieci anni di oblio. Non sapevano al primo allenamento cosa stessero facendo, ne forse riuscivano a intravedere l’immagine che io oggi tutti i giorni d’allenamento ho sotto gli occhi, cioè una squadra da un centinaio di persone tesserate e una sessantina di giocatori fra under 21 e senior. Noi non siamo professionisti pagati, ma ci consideriamo, come dice il nostro preparatore atletico, atleti agonisti. Agonisti perché ogni settimana ci alleniamo e ammazziamo di fatica per poter poi competere la domenica, mettendoci al confronto più che con l’avversario con noi stessi; atleti perché usiamo le nostre doti atletiche, le alleniamo, le portiamo al limite sforzandoci di migliorarle. Mi è capitato più volte alla fine di una partita sfiancante, magari sotto la pioggia, nel fango e al freddo, di chiedermi: “Ma chi me lo fa fare?” risposta che costantemente rimane senza risposta perché più concentrato sulla doccia imminente che nella meditazione. E’ difficilissima la risposta. Penso che se si potesse rispondere a questa domanda allora si avrebbe la chiave per poter fare e far fare al prossimo qualsiasi cosa, in quanto conoscere cosa alimenta il fuoco ci può permettere di controllarlo a piacere. Conoscere cosa porta l’uomo ad accettare o meno una certa fatica è sempre stato un problema cruciale, ad esempio a livello lavorativo. Durante la seconda rivoluzione industriale si pensava che l’uomo fosse a priori contrario alla fatica, e perciò andava strettamente controllato e costantemente punito nel caso non svolgesse le sue semplici mansioni. Successivamente alcuni psicologi osservarono che l’uomo può anche accettare di buon grado... More