Dal paese dei sogni.

Si arrivare qui non e’ stato facile. Vi racconto tutto con ordine: partiti da Milano sabato con la Freccia Rossa che puntuale ci scarica a Roma, cordiale cena a casa di Poncho con il Presidente, poi si tira tardi per rinviare il sonno e riuscire a dormire in aereo. Alle sei e trenta puntuali siamo i primi in aeroporto al check in. La faccia dell’adetto non promette niente di buono. Pare che a causa del maltempo un aereo, il nostro non sia decollato dalla Germana stanno cercando di proteggerci su un volo Alitalia, ma sara’ difficile che partiamo. infatti puntualmente l’Alitalia parte con a bordo 50 passeggeri Lufthansa ma non noi. Aspettiamo fino alle 13.00 per ritirare i nostri bagagli, che grazie alle nuove misure di sicurezza sono al sicuro, perfino troppo. Mangiamo ad un cinese ci organizziamo per partire il giorno dopo con tanta amarezza nel cuore. Poi dicono della precisione dei tedeschi. ormai ubriachi ma carichi di adrenalina passiamo la serata e mezza nottata in uno stato di semi coma finche’ sotto una immancabile pioggia ci trasciniamo di nuovo al check in. Poca fila e lo sconforto e la stanchezza spariscono appena ci confermano che saremmo partiti certamente su un fantastico AZ630. Viva la compagnia di bandiera ! Saliamo a bordo e riusciamo anche a sistemarci in quattro file da tre in sette, per cui il viaggio sarebbe stato piu’ sopportabile.Cosi e’ stato sebbene 10.30 ore sono veramente tante. Coda interminabile per passare la dogana e alle 16.30 ora locale riusciamo a prendere l’auto a noleggio per arrivare a Orlando. Traffico infernale per uscire da Miami poi 300 miglia, inframmezzate da un rapido spuntino in un grill. Finalmente alle 23.00 arriviamo in una splendida souite con terrazzo, cucina e tutti i confort. Dopo 23 ore da stamani ma non so piu’ quante dallo stand- by siamo arrivati, ci diamo appuntamento per domani alle 7.30 per la colazione. Sveglia di buon mattino colazione abbondante (scusa Kaiser) e partenza verso il Mariott luogo della convention AFCA. In un secondo tutti i sacrifici ed i disagi vengono abbondantemente ripagati. Dopo la registrazione non riusciamo a fare un passo. La nostra maglietta con la scritta Italia American Football attira l’interesse di molti rappresentanti e coach come il miele per i Bears (sto in tema) o la cacca per le mosche, cosi vi levo qualsiasi battuta stupida. Il mio inglese stentato quando parlo di letteratura diventa fluente quando parlo di football e così passo la mattinata a parlare con una moltitudine di persone, la maggior parte interessanti ed interessate. Visito anche una moltitudine di stand dai quali mi moglie si fa dare di tutto, per fortuna in regalo. Con la coda dell’occhio controllo il nostro Segretario che sembra un vero Commissioner riuscendo a finire quasi i molti biglietti da visita portati in molteplici contatti con tutti qualli che hanno a che fare con il football ed il suo mondo. Oggi pomeriggio andremo a sentire due relazioni che sembrano molto interessanti, ma già quello che ho appreso nei colloqui di stamattina, gli stand che ho visto e la cordialita’ dimostrataci valeva il prezzo del biglietto. mentre vi scrivo avrete appena finito gli allenamenti e il mio pensiero non puo’ che correre a voi. Vorrei potervi avere tutti qui con me e farvi condividere quante delle nostre sensazioni sono comuni a tutto il nostro mondo. quanto questi mitici coach siano vicini per obbiettivi e valori a quanto spesso vi dice il Kaiser o più modestamente io.
Adesso vi lascio vado alla conferenza poi stasera cena di gala con tutti i piu’ importanti coach dove per numero, non certo per importanza avremo l’onore di avere un tavolo FIF. A domani.