L’anno inizia con veleni pesanti all'interno di FIDAF.

Pochi giorni orsono siamo stati accusati di non esserci stati dagli anni 90 al 2007. Bene scusate ma ne siamo orgogliosi. Sui forum che parlano di football gira una lettera che scoperchia una pentola in cui siamo felici di non esserci stati. Nefandezze di vario tipo non già per migliorare lo stato del football americano, ma per portare vantaggi alla propria parrocchia, regole fatte ad hoc, politici che speravano di sfruttare la passione di tanti ragazzi e via discorrendo, il tutto sussurrato per anni a mezza voce, detto e non detto, mezze verità trincerandosi dietro un generico: “conviene a tutti e due che non si sappia”. No conviene a tutti che qualcuno abbia detto basta a tutte queste nefandezze. Non si gioca con la passione. Lo sport è lealtà, sacrificio, disciplina ma soprattutto verità. Io non so chi entrerà nel CONI, ma so che non sono disposto a rinnegare i miei valori per nulla al mondo ne tanto meno per il CONI. La maggior parte del nostro Consiglio Federale e formato da gente che fino a ieri non si occupava di questo, per fortuna, il solo Baresi fu Consigliere con Cantù, ma il fatto che abbia scelto di stare in FIF ci deve indurre ha pensare che preferisca questo modo di agire ai sotterfugi e alle parole non dette. Per quanto mi riguarda dopo sei mesi di NFLI abbiamo contribuito ha fondare FIF, ci sono bastati sei mesi ha capire che cosa NFLI era una società di servizi. Ci abbiamo messo un po’ di più ha capire cosa è EFAF: un’altra società di servizi, ben lontana dal CIO, ma questo i compagni di merende ci tengono a non dirlo. Sostengono che sono in EFAF perché sono nell’osservatorio CONI, falso! Sono in EFAF perché hanno pagato fidejussioni a garanzia. Abbiate pazienza e vedrete. Mi hanno accusato di tante cose nella mia vita ma la più ricorrente è che non sono diplomatico e che dico sempre ciò che penso. Può darsi che non sia diplomaticamente corretto, ma nessuno può accusarmi di aver mai fatto leggi per vincere qualcosa, e la dimostrazione è che non abbiamo mai vinto nessun trofeo. Abbiamo vinto il premio della coerenza, della caparbietà e tanti altri sicuri come siamo che il fine del nostro fare sport non possa ridursi al vincere una partita senza curarci di cosa si debba fare per arrivare a farlo. No, se mai un giorno vinceremo nel punteggio, sarà perché avremo giocato meglio o saremo stati più fortunati, ma appese le scarpe al chiodo cominceremo un’altra partita, quella della vita, dove li si, ci interessa vincere. Vincere perché grazie al football avremo imparato ha considerare gli altri per come si comportano non per come si vestono, eravamo tutti vestiti uguali. Perché abbiamo imparato a non sottovalutare o sopravalutare nessuno, abbiamo e avremo subito da gente di cui non avremmo mai pensato e abbiamo e avremo battuto gente che sembrava più preparata. Avremo imparato che solo allenandoci duramente si può ottenere buoni risultati, che solo superando i nostri limiti saremo soddisfatti, che non si può dimenticare un compagno di squadra, perché senza di lui vincere non sarebbe lo stesso e tante altre belle cose che per noi sono importanti. Questo è il nostro modo di concepire lo sport, questo e quello per cui ci impegniamo e sacrifichiamo, o meglio dedichiamo, molto del nostro tempo libero e non. Qualcuno si deve occupare anche di gestire la Federazione e sia Claudio Minguzzi che Jacopo Cecchini si sono messi a disposizione , ma avendo ben presente questi obbiettivi, non quelli di ricavare un calendario più o meno favorevoile, o regole più o meno adatte alle formazioni del momento. Questo è e sarà la FIF fino a quando i Rams vi aderiranno, se qualcosa mutasse non aspetteremo dieci anni per denunciarlo. Non saremo mai complici di chi la pensa diversamente. Uscimmo dalla federazione che avevamo contribuito a fondare nel 90 siamo pronti a rifarlo domani. Per cui non dite che tutte le porcherie successe erano inevitabili. Ci avete marciato oggi vi rendete conto che se si accettano compromessi imbarazzanti poi non si riesce più ad uscirne. Apprezzo il suo sfogo, anche se tardivo signor Luchena, ma vada fino in fondo non si limiti a parlare per i pochi che sanno le nefandezze, le denunci con nomi e cognomi è il solo modo per liberarci di chi vuole sfruttare i giovani a cui lei dice di tenere, ed io non ho motivo di dubitare.
Si batta pure per difendere le sue convinzioni in FIDAF, ma si liberi di quei personaggi che a suo dire tante nefandezze hanno fatto. Altrimenti ne sarà nuovamente complice. Io credo alla sua buona fede di oggi ma dimostri coi fatti che non è più disposto a compromessi. Non sarà facile, ma le garantisco che ne vale la pena.
Ovviamente questo spazio è a sua disposizione per qualsiasi replica.